Le Origini

Il primo insediamento di San Marzanotto (Sanctum Marcianum de Rupe Sclavina) risale circa al XII secolo.
In precedenza (875), l'area apparteneva al territorio di Nante, che comprendeva anche Rocca Schiavina ed il Castrum Berengarii (Belangero).
 
La località di San Marzanotto appare per la prima volta in un documento ufficiale, col nome di S. Marcianum de Rocha Sclavina (1159), nel diploma con cui Federico Barbarossa concesse al Comune di Asti il dominio di varie località.
 
Questi possedimenti, concessi dall'imperatore germanico, erano compresi nel raggio di 10 chilometri dalla città di Asti e facevano parte delle "ville veteres Comunis Ast", quaranta località che rappresentavano il primo territorio "annesso" dal Comune di Asti nella sua politica espansionistica.
 
Gli abitanti di questi territori erano considerati cittadini Astigiani a tutti gli effetti, e come tali, pagavano un'imposta annua.
Nella prima area, situata oltre il Tanaro, era compreso S. Marzanotto, con Azzano, Montemarzo, Nante (località scomparsa, localizzabile nei pressi della cascina S. Secondo, presso il Torrazzo), Mongardino e Belangero.